RISPETTO
Rispetto per l’insegnante, i compagni e le regole della palestra. Dal rispetto si può desumere il rapporto che una persona ha con se stessa. Chi non ha rispetto degli altri non ne ha neppure per se stesso, non riesce a stimare correttamente la propria persona e, quindi, difficilmente riuscirà a stabilire dei rapporti equilibrati con gli altri. Rispettare la lezione è rispettare
l’insegnamento del maestro, ciò implica accettare il dialogo e lo scambio di conoscenze. Il rispetto si esercita non solo verso le persone alle quali dobbiamo qualcosa (i genitori che ci hanno dato la vita, gli amici che ci onorano della loro disponibilità), ma, come si è detto, anche verso se stessi, perché chi non rispetta se stesso (anche nelle proprie debolezze) difficilmente rispetterà gli altri quando manifesteranno le loro.                           
FIDUCIA

La fiducia che bisogna ispirare agli altri per esempio, mantenendo la parola data, quando si è promesso qualcosa, ma che si deve avere anche in se stessi; ciò che è alla base dell’autostima. Quando i tempi si fanno difficili, se una personalità non è ben consolidata e non ha piena fiducia in sé, nel momento cruciale gli mancherà la terra sotto i piedi. La fiducia in se stessi va acquisita e va dimostrata agli altri, perché solo in questo modo ci si guadagna il loro rispetto e la loro fiducia. L’amicizia nasce dalla fiducia reciproca ed è un rapporto che si costruisce lentamente, ma può finire in un attimo. Per questo sono necessari rispetto e fiducia da entrambe le parti.

LEALTÀ

La fiducia nasce dalla lealtà reciproca, sia con gli amici sia con i parenti. Nelle arti marziali la lealtà (che potremmo chiamare anche onestà) è ancora più importante, perché su questa base nasce il rapporto tra l’insegnante e l’allievo. Secondo i classici, l’obbedienza verso il maestro è il fondamento irrinunciabile per l’apprendimento. Questo sia detto per inciso, non significa abbandonarsi al maestro con atteggiamento remissivo e accettare passivamente qualunque cosa da lui provenga; significa piuttosto essere critici, avere le proprie idee, ma accettare l’insegnante e i suoi principi, seguirli onestamente e lealmente, fino al momento in cui saranno ragione abbastanza valide per andarsene o per restare. Una persona leale non crede a tutti, ma è una persona a cui tutti credono. Lealtà significa non portare maschere e non mentire a sé e agli altri.

UMILTA’

Capacità di controllare il proprio orgoglio. Restando umili si riesce sempre ad imparere e a migliorare. Confucio stesso diceva che i tre individui che passano vicino, sicuramente uno di loro avrebbe potuto essere suo maestro. Umiltà significa saper mantenere un atteggiamento di disponibilità costante verso gli altri, perché in ogni momento si può imparare, ed è quindi saggio restare sempre in una condizione di apertura al dialogo. Chi sa non ha bisogno di mettere in mostra il proprio sapere o di vantarsene come un pavone, chi sa poco sente il bisogno (per sicurezza) di darsi grandi arie. Nella tradizione cinese a questo alludono due proverbi: “Più la canna di bambù cresce alta, più si piega”, e “Una goccia d’acqua in un secchio vuoto provoca un grande rumore,una goccia in un secchio pieno non fa rumore”.