UN ARMA TERRIFICANTE IL KARAMBIT
Il karambit è una micidiale arma di piccole e medie dimensioni, un vero e proprio coltello da combattimento, usato ancora oggi e diffuso in Indonesia, ed è caraterizzato da una lama curva che ricorda l’artiglio della tigre. È dotato di un grande anello o un foro all’estremità del manico, in modo che un dito può essere inserito per garantire una presa molto salda.
A causa della figura unica della lama, il karambit è in realtà una delle armi più pericolose, se non la più pericolosa, perché e progettata per lacerare, proprio come l’artiglio di tigre, e come fanno le tigri.. la gola è il punto principale su cui si basa la stragrande maggioranza delle tecniche. Il Karambit nasce infatti come coltello utility nell’arcipelago indonesiano, con radici in Malesia e nelle Filippine, ed era probabilmente una lama per utilizzo agricolo.
Ovviamente questo piccolo strumento poteva occasionalmente prestarsi anche come arma improvvisata per la difesa personale contro uno o più avversari. Col tempo la sua struttura si è ridotta drasticamente, diventando un’arma secondaria alla lancia e al Kris indonesiano. Inoltre, adatto nel combattimento ravvicinato come ultima risorsa, era abitudine dei guerrieri di intingere alla lama del veleno per renderlo ancora più efficace.
Il Karambit possiede attacchi estremamente veloci, e chi padroneggia la sua tecnica riduce di molto gli attacchi del proprio aggressore. Dato che l’arma è piccola, è veloce, e di solito viene distribuito in un movimento tipo a “schiaffi” e tutti in maniera circolare. Basta ricordare che ogni schiaffo porta con sé un pezzo di acciaio affilato.
Con un addestramento adeguato, il Karambit può essere un’arma mortale nel combattimento ravvicinato. La particolarità del Karambit risiede nella caratteristica lama a mezza luna a doppio filo capace di disarmare l’avversario e contemporaneamente infliggergli tagli alle arterie e ai tenditi delle bracci e delle gambe da varie angolazioni. Altro elemento che differenzia il Karambit dalle altre armi bianche è appunto l’anello posto all’estremità dell’arma che rende difficile il disarmo da parte di un nemico anche se abile.
IL SARONG NEL KOMBAT SILAT.
Il Sarong è un indumento che viene avvolto attorno alla vita che assomiglia ad una lunga gonna. Esso è indossato dagli
indonesiani nella vita quotidiana come abbigliamento e uniforme, è utilizzato per trasportare oggetti e come una coperta.
Oggi, avere il sarong sopra i pantaloni è un segno per identificarsi con la cultura indonesiana; per la pratica delle arti marziali, sono stati inoltre re-introdotti i costumi tradizionali per contraddistinguere le diverse scuole in caso di competizioni o dimostrazioni al pubblico.
Poiché la maggior parte dei indonesiani hanno generalmente un Sarong si è deciso di sviluppare un sistema di autodifesa efficace basato sul suo uso. Nel Silat Sarong sono incluse tecniche di perdita di equilibrio, frustate e manovre di peso di soffocamento. Nell’area di Minangkabau, ad esempio, è indispensabile avere il sarong sopra i pantaloni e indossare un copricapo.
A volte oltre ad usarlo per avvolgersi la vita se ne indossa un altro cucito ai due estremi e portato a tracolla da una spalla al fianco opposto, che in caso di freddo viene aperto avvolgendo e riparando entrambe le spalle. Perfezionato nei primi anni 1970, le tecniche di questa arte sono state affinate per una scienza esatta nel corso degli anni. Nella pratica, quando un praticante si sente a suo agio con le applicazione di chiusura con il sarong, passa alla fase successiva.. con le tecniche di soffocamento.
L’apice della tecnica sembra essere il poter prendere la mano con il sarong e di conseguenza.. aspettare di intrappolare l’altra. Si avrà quindi l’avversario immobilizzato, come se indossare le manette. Quando un praticante di sarong diventa abile, ha la capacità alla fine di imparare a colpire con esso con effetto devastante e rapidamente di bloccare e sottomettere l’avversario. Pensate che in alcune circostanze il Sarong viene insegnato bagnato, perché l’acqua aumenta il peso e l’efficacia risulta notevole. Infatti, alcuni professionisti del sistema, all’interno del sarong avvolgono aghi o piccoli coltelli, quando si tratta di una situazione di vita o di morte, si tratta di un tentativo di aumentare l’efficacia per la propria salvaguardia.
Oltre al classico sarong in molte scuole esiste la difesa con il pareo. Mentre un sarong è meglio conosciuto come una gonna tradizionale, viene indossato come una fascia in Silat, il pareo è utilizzato per soffocare, intercettare e intrappolare gli avversari.